Ha senso insegnare l’inglese ai propri figli mettendosi in discussione in prima persona o è meglio lasciare fare ad insegnanti? Dipende: da che obiettivi abbiamo in mente, da che budget di spesa abbiamo e dalle reazioni dei nostri figli. Per esempio se desideriamo che nostro figlio abbia un British Accent allora decisamente dobbiamo affidarci ad un madrelingua e per tante ore a settimana, se invece vorremmo potenziare quello che nostro figlio fa ad un corso o vorremmo che imparasse a districarsi con la lingua inglese perchè non farlo noi stessi o affiancare i professionsiti che lo fanno con nostro figlio aumentando l’esposozione.

Come insegnare l’inglese ai propri figli: la Bilingual Routine

insegnare l'inglese ai propri figli

Prima di tutto iniziamo costruendo una Bilingual Routine ovvero un momento della giornata in cui parliamo in lingua inglese, facciamolo in un momento in cui per noi sia piacevole nonostante l’impegno che esso richiede, in un momento della giornata in cui siamo più energetici e se un giorno saltiamo, recupereremo nel week end.

Il mio consiglio è sempre quello di dedicarcisi almeno un’oretta al giorno, meglio se di più ma non è obbligatorio. Soprattutto all’inizio, dobbiamo ricordarci che questo è un percorso che da benefici sul lungo periodo per cui è importante che ci venga facile e avere un gruppo di supporto che ci motivi ad andare avanti perchè dovremmo farlo per molti mesi/anni.

La costanza è fondamentale ma è importante tarare quello è più interessante per i nostri figli in modo tale da attirare la loro attenzione e motivarli ad usare la lingua e a volerne sapere di più, questo ci aiuterà a ottimizzare il tempo di esposizione e trarne maggior beneficio.

Come insegnare l’inglese ai propri figli: le 4 aree della lingua

 

insegnare l'inglese ai propri figli

Dopo i primi mesi di test per capire cosa piace ai nostri figli e cosa ci viene più facile fare, è bene che ci costruiamo uno schema dei progressi fatti e degli obbiettivi che vorremmo realizzare. Per insiegnare l’inglese ai propri figli è importante osservare le loro reazioni e i feedback che ci danno per organizzare un percorso che sia coerente con quello che sono le loro capacità.

Per esempio come obiettivo potremmo porci di introdurre due nuove parole a settimana per aumentare il vocabulary oppure di scegliere una canzone nuova da introdurre ogni settimana e in base ai progressi dei nostri figli vediamo se è troppo o troppo poco e ci ritariamo. Oppure un’altro obiettivo potrebbe essere vorrei che parlasse di più allora iniziamo a fare domande a risposta chiusa che lo aiutano nella produzione verbale.

Negli obiettivi che ci si pone è bene avere in mente tutti e 4 gli aspetti della lingua: ascolto, parlato, lettura e scrittura. Consiglio sempre di introdurne uno alla volta partendo ovviamente dall’ascolto per poi passare alla produzione orale e poi a lettura e scrittura in maniera congrua con l’età di vostro figlio. Tenete presente che l’inglese è una lingua in cui c’è discrepanza tra quello che è scritto e quello che si pronuncia per cui i bambini inglesi iniziano a giocare con le lettere intorno ai 3 anni per beneficiare della maggior plasticità del cervello.

Questo non lo dico per mettervi pressione se non avete ancora iniziato il percorso e il vostro bimbo ha più di 6 anni va bene potete inziare in qualsiasi momento e sono convinta che questo articolo vi possa essere di aiuto.

I hope it helped.